Nella lista delle parole più utilizzate nel 2020 c’è sicuramente il termine Smart Working; molti sono infatti i lavoratori che si sono dovuti misurare con questa nuova modalità. Ormai l’ufficio inteso tradizionalmente non è più una condizione necessaria per lavorare.
Durante il lockdown molte aziende hanno chiesto ai propri dipendenti di utilizzare questa “nuova” modalità lavorativa. Ora, spostare l’ufficio in un luogo che possa conciliare lavoro e benessere potrebbe diventare un’esperienza per ripartire di slancio, con un occhio al futuro. Dopo l’esperienza del distanziamento, è importante tornare ad essere un team, con modalità innovative, che possano conciliare lavoro e attività di incentive; per questo molte realtà territoriali offrono esperienze di ritiro smart working.
Tanti gli agriturismi, gli appartamenti vacanze e le ville, dotate di connessione internet ad alta velocità, tra i paesaggi più suggestivi d’Italia e dell’Umbria, offrono questa opportunità. Anche ad Assisi, nel Parco del Monte Subasio, alcune strutture hanno deciso di adeguarsi a queste nuove esigenze, proponendo soggiorni dedicati; poter lavorare in postazioni interne o all’aperto, coniugando l’attività lavorativa con il bisogno di trascorrere qualche settimana in un ambiente salutare, sicuro e all’aria aperta, coccolati dalla tipica accoglienza umbra.
Oltre alle bellezze millenarie dell’Umbria e alle nostre eccellenze eno-gastronomiche, è possibile usufruire di Rural Coworking, dove professionisti della comunicazione, imprenditori, studenti e creativi potranno utilizzare spazi e servizi. L’occasione ideale per prendersi una pausa in aperta campagna, ogni qual volta ne sentiranno il bisogno; insomma un’accattivante alternativa allo smart working casalingo.