Carissimi Amici ed affezionati Lettori di “Assisi Nostra” e “Parco del Monte Subasio Assisi” ben ritrovati. Per questo nuovo appuntamento gastronomico ho il piacere di proporvi un’antica ricetta che, proprio per la semplicità dei suoi pochi ingredienti e per tradizione, viene preparata espressamente in questo particolare periodo dell’anno per ricordare e rendere omaggio ai Defunti: le Fave dei Morti.
Infatti, come si evince dal nome, le Fave dei Morti sono delicati dolcetti a base di farina di mandorle che nella loro forma ricordano piccole fave, che per l’appunto si preparano a Novembre per la medesima ricorrenza. Tradizione vuole che questi pasticcini siano presenti in molte regioni italiane, ma la loro autorevole storia li identifica come autoctoni del territorio perugino, da qui infatti, si sarebbero poi diffusi, fino ad arrivare nelle altre Regioni d’Italia. Inoltre questa preparazione risulta essere davvero molto antica, tanto che, stando ad accreditati presupposti archeologici e storici, questa ricetta dovrebbe addirittura risalire al tempo degli Etruschi.
Ciò sarebbe testimoniato dal fatto che circa 200 anni fa, vicino Perugia, all’interno di un tempio etrusco è stato ritrovato un piccolo “scheletro” di pasta dolce a base di mandorle, per questo la preparazione di questi dolcetti è indissolubilmente legata ad antiche usanze e tradizioni che oggi come allora, rendono omaggio alla commemorazione dei Defunti, come ad esempio la Fiera dei Morti a Perugia. Ogni anno per l’occasione vede coinvolti 500 stand, che per cinque giorni, quest’anno dal 1° al 5 Novembre, animeranno le vie di Perugia, presso tre zone specifiche, quali: Pian di Massiano, di Piazza del Bacio e del Centro Storico, dove per l’occasione sarà piacevole passeggiare tra i colori ed i sapori d’autunno, fino a raggiungere le bancarelle che per l’occasione propongono vari articoli, tra cui: artigianato, abbigliamento, casalinghi, prodotti tipici locali, gustando anche particolari eccellenze gastronomiche provenienti sia dal Territorio Umbro che da altre Regioni e culture.
La Fiera dei Morti di Perugia ha inoltre origini molto antiche, tanto che risale all’epoca tra Medioevo e Rinascimento, quando allora era denominata “Fiera di Ognissanti” ed inserita in un ricco calendario di attività fieristiche e mercantili presenti in Umbria, dove per l’occasione Mercanti e Fattori con l’approssimarsi della stagione fredda, proponevano lo scambio di vari prodotti, tra cui principalmente tessuti, generi agricoli ed il bestiame, consentendo così alla popolazione di potersi rifornire dei generi di prima necessità prima dell’arrivo dell’ Inverno. Inoltre nei giorni della fiera, la Città di Perugia era anche animata da saltimbanchi, giocolieri e per antica consuetudine, da giochi d’un tempo, come la Caccia al Toro, la Corsa all’Anello e la Corsa del Palio. Solo a partire dal ‘600 la Fiera venne denominata “dei Defunti”, mentre nell’800 prese in modo definitivo il nome attuale di “Fiera dei Morti”.
Vediamo ora come poter realizzare le dolcissime “Fave dei Morti”:
Ingredienti:
- 125 grammi di farina “00”,
- 300 grammi di zucchero,
- 200 grammi di farina di mandorle,
- 20 grammi di burro,
- 2 uova intere,
- 1 scorza di un limone non trattato,
- 1 punta di un cucchiaino di bicarbonato.
Procedimento:
Accendete il forno a 180°, poi in una terrina versate la farina di mandorle, poi aggiungete lo zucchero, la farina setacciata, la scorza grattugiata del limone, il burro a pezzetti ed infine le uova. Lavorate il composto con le mani: subito sembrerà che non si riesca ad impastare, ma dopo pochi minuti tutti gli ingredienti saranno perfettamente amalgamati tra di loro, ottenendo così un impasto consistente ed omogeneo, che coprirete e lascerete riposare in frigo per circa 10 minuti.
Trascorso il tempo di riposo prelevate l’impasto dal frigo e lavoratelo con i palmi delle mani, in modo da ricavare tante piccole palline, che schiaccerete leggermente per dare loro la forma tipica delle fave, passate poi la superficie di ogni favetta nello zucchero semolato. Infine sistemate le fave ben distanziate tra di loro su una teglia antiaderente ed infornatele per 20/25 minuti mantenendo invariata la temperatura del forno.
Terminata la cottura sfornate le Fave dei Morti e lasciatele intiepidire a temperatura ambiente, per poi essere servite a fine pasto se abbinate al classico caffè oppure ad un buon vino liquoroso, piuttosto che durante la merenda se accompagnati ad un buon tè dall’aroma fruttato oppure se preferite ad una golosa cioccolata calda arricchita con panna montata, a cui a seconda dei propri gusti si potrà aggiungere anche una generosa spolverata di cacao o cannella in polvere.
Questa ricetta è già stata pubblicata anche su: San Francesco Patrono d’Italia, N°11/ Novembre 2012, Vivere Assisi, Novembre 2012.
Appuntamento al mese prossimo con le mie ricette umbre tradizionali.