Milioni di turisti visitano Assisi perché è la patria di San Francesco: sontuose chiese, case in pietra rosa, opere d’arte, rocche ed eremi. Esiste, però, un’altrettanto splendida città, poco conosciuta, nascosta tra le vestigia medievali: è l’Assisi romana.
Nell’epoca dell’antica Roma, infatti, Asisium era un importante riferimento per il territorio, era abitata da ricchi mercanti che possedevano ville lussuose ed era rinomata come città termale. Le domus romane, scoperte e restaurate di questi ultimi decenni, hanno solo completato un quadro composto da importanti reperti in ottimo stato di conservazione: due fori, l’anfiteatro, il circo, il teatro, il torrione funerario della “gens Petronas”, alcune cisterne monumentali per l’acqua, solo per citarne i più rilevanti. Tutto questo è arrivato intatto fino a noi perché la città medievale fu costruita sopra o intorno ai resti di quella romana; chissà, quindi, quanto ci potrebbe essere ancora da scoprire!
Esempio delle meraviglie nascoste nell’Assisi sotterranea sono due case patrizie rinvenute recentemente: la Domus di Properzio (I sec. d.C.) e la Domus del Lararium. La prima è collocata sotto l’abside della chiesa di Santa Maria Maggiore, di fronte al luogo dove San Francesco rinunciò ai beni paterni. Di questa domus gentilizia sono ancora visibili alcuni vani affrescati con pavimento in marmo a mosaico, un portico coperto con decorazioni di stile pompeiano, composte da tralci e piccoli fiori sui quali poggiano uccellini colorati.
La Domus del Larario, sempre di epoca imperiale, è collocata sotto alcuni edifici storici di Assisi (la sede del Tribunale di Palazzo Giampé, un edificio usato per festa del Calendimaggio e il Palazzo del Cardinale) ed ha dimensioni importanti (500 metri quadrati abitabili). E’ l’ultima in ordine di tempo ad essere stata scoperta e restaurata. Al suo interno presenta la tipica struttura della domus romana, con un giardino porticato (peristilio) su cui ruotano gli altri ambienti domestici. Posta sette metri sotto il livello stradale, la domus possiede splendidi mosaici e affreschi dall’eccezionale stato di conservazione, come se ne possono ammirare solo a Roma e Pompei. L’immagine nuziale trovata nella stanza da letto (cubiculum) della padrona, e il raffinato pavimento a mosaico sono un esempio dell’enorme rilevanza archeologica del ritrovamento e costituiscono una vera gioia per gli occhi.
Il centro della vita sociale, economica ed amministrativa di Assisi era il Foro Romano, ancora visibile sotto l’attuale Piazza del Comune. Il luogo era dominato, allora come oggi, dall’imponente Tempio di Minerva, attuale chiesa di Santa Maria sopra Minerva; vi erano collocati: il tribunale monumentale, con il podio ed i seggi per i magistrati, il tempietto tetrastilo dedicato ai Dioscuri, la cisterna e le tabernae. Entrando da un piccolo ingresso di via Portica, si scende sotto la piazza medievale, tornando ad ammirare la ricca e raffinata città romana; è un’esperienza dal forte impatto visivo ed emozionale.
E’ difficile elencare brevemente la totalità dei resti romani dislocati ad Assisi, alcuni dei quali collocati all’interno di residenze private e attività commerciali. E’ d’obbligo un breve passaggio: nella Cattedrale di San Rufino, sotto il parcheggio multi-piano di piazza Matteotti e in via dell’Anfiteatro, intorno alla quale un intero quartiere medievale è nato sui resti dell’Anfiteatro Romano. Il Foro Romano ha un ingresso a pagamento e le Domus Romane si visitano su prenotazione, il resto è fruibile gratuitamente.
Potete far riferimento, per informazioni, alla sede del Foro in Via Portica, 2 (tel. 075-8155077) o rivolgervi alle strutture consigliate da Parco Subasio. Una di esse, Tor dei Mammoni, è collocata a pochi passi dall’Anfiteatro e al suo interno è ancora visibile l’acquedotto usato per le naumachie romane.