Sono ormai molti anni che veniamo in vacanza in Umbria, abbiamo visitato buona parte dei paesi più conosciuti come Assisi, Gubbio, Spello… ma ovviamente non abbiamo tralasciato nemmeno i piccoli borghi che la caratterizzano come Panicale, Bevagna, Montone, Collepino… Il punto di partenza per le nostre esplorazione è da un po’ di anni il B&B “Il Sentiero di Armenzano” che si trova appunto ad Armenzano sul monte Subasio
Il paese lo abbiamo conosciuto solo lo scorso anno, perché dopo tanti giri in lungo e in largo per la regione, in concomitanza con l’età che avanza, abbiamo deciso che era il momento di rallentare un po’ e che forse non serve fare molta strada per vedere posti fantastici. Siamo partiti alla scoperta del monte Subasio esplorando principalmente i dintorni del B&B. Abbiamo quindi visitato per la prima volta il bellissimo borgo di Armenzano, scoprendo un delizioso paese ricco di storia e antichi profumi.
Estasiate da quanto visto abbiamo proseguito la nostra avventura inoltrandoci nei sentieri che percorrono il Subasio. Fatta poca strada ci siamo imbattuti in quello che è stato amore a prima vista, il nostro amico Spettro, un cagnolone non più giovane che ci ha seguito per ore alla scoperta del monte indicandoci strade alternative.
Spettro ci ha fatto scoprire il borgo di Nottiano, situato vicino ad Armenzano. Un luogo legato, come altri nel Subasio, a S. Francesco d’Assisi, perché proprio qui Francesco, intorno al 1220, conobbe Giovanni divenuto poi Beato Giovanni da Nottiano detto “Il Semplice”. Per molti Nottiano è un “agglomerato di case fatiscenti ed abbandonate” ma per noi, che ci siamo soffermate a guardarlo con occhi diversi, è decisamente un luogo magico dove la vita passata e la vita presente si intrecciano quasi senza confine, non è quindi strano, tra antichi resti di mura di un tempo vissuti, trovare apicoltori che ad oggi producono del buonissimo miele e case dedicate a centri estivi e incontri di preghiera.
Il fascino del Subasio e di questi luoghi è decisamente senza tempo e di una bellezza che ci ha lasciato senza parole perché, come amiamo sempre dire: “Il vero viaggio di scoperta non è il cercare nuove terre ma l’avere nuovi occhi”… e dopo tanti anni possiamo finalmente dire di aver potuto vedere con occhi diversi.