Da Armenzano, cuore del Parco, partono molti sentieri del CAI che collegano questo paesino del Subasio con il resto dell’Umbria (Assisi, Spello, Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo). Il Sentiero contrassegnato con il numero 59(nuova numerazione 359) è breve (4 km), ma piuttosto tecnico e tra i più carichi di storia.
Partendo dall’abitato di Armenzano (m. 759), antico castello medievale, si scende lungo una strada sterrata che conduce a Nottiano, agglomerato agricolo di francescana memoria. Qui nel 1219 il Poverello d’Assisi incontrò il Beato Giovanni, uno dei primi seguaci di San Francesco. In lontananza, si arriva a scorgere il Monte Faeto e le cime dei Sibillini.
Il Sentiero prosegue per località Cerque Grosse e, seguendo il fosso Troccarelli, si raggiunge il Torrente Anna. Grazie all’umidità, qui la vegetazione è particolarmente rigogliosa e, in un misto di cerri, carpini neri ed aceri d’Ungheria si attraversa un sottobosco composto da erba fragolina, primula, laurella, edera, erba trinità, polmonaria, elleboro, ciclamino, felce dolce e varie specie di muschi.
Nel tragitto occorre attraversare alcune volte il Fosso dell’Anna, asciutto solo nel periodo estivo; è preferibile quindi munirsi dell’attrezzatura adatta a oltrepassare piccoli torrenti.
Continuando, il sentiero conduce ai ruderi del Mulino di Pollo (posto sulla confluenza tra il Fosso del Vettoio e il Fosso dell’Anna, censito nel ’700 come Molino di Salari), per poi raggiungere una piccola cascata. Il divagamento ha in vari punti eroso il terreno argilloso e impermeabile di questa gola, producendo profondi e caratteristici calanchi. Lungo l’argine del torrente, la vegetazione è composta da: salici rossi, pioppi bianchi e pioppi cipressini; a terra crescono: equiseto, tossilaggine e farfaraccio.
Abbandonando il Fosso dell’Anna, si prosegue per il canale artificiale che alimenta il laghetto del Mulino di Valentino (m. 444) di Spello, l’unico mulino ad acqua ancora funzionante in tutto il Parco del Subasio. E’ chiamato anche Mulino Buccilli, dal nome degli attuali proprietari, è collocato sulla strada che da Valtopina porta a San Giovanni di Collepino ed è in attività da metà ’800.
L’acqua di alcuni torrenti arriva in un bacino di raccolta (bottaccio) e, raggiunge il livello giusto, dal mulino vengono aperti due fori; l’acqua cade con forza sopra le pale della ruota in pietra impiegata per macina i cereali e aziona anche gli ingranaggi di quella usata per setacciare. La quantità di farina che il Mulino Buccilli riesce a produrre dipende, quindi, da quanto tempo serve al bottaccio per riempirsi; in estate sono necessari vari giorni, mentre nelle stagioni più piovose si riesce, durante la giornata, a macinare anche tre volte.
I proprietari, con la farina ottenuta, producono del pane casereccio che cuociono su un antico forno a legna e che vendono anche al dettaglio.
Visitato il mulino, aperto al pubblico come luogo di memorie e tradizioni dell’antica vita contadina umbra, è possibile tornare ad Armenzano tramite il Sentiero n.57(357) che conduce ai prati sommitali del Monte Subasio e scendere, infine, utilizzando il Sentiero n.55(355). In alternativa dal Mulino Buccilli si può raggiungere Valtopina, cittadina nota per la fiera del tartufo e del ricamo.
Gli Agriturismi del Subasio che consigliamo sono l’ideale per soggiornare nel Parco.